Nel solco di Papa Francesco. E con fiducia in Papa Leone XIV

La Fondazione Solidarietà Caritas Firenze rinnova il suo impegno accanto agli ultimi, tra memoria e speranza.

La scomparsa di Papa Francesco ha lasciato un vuoto profondo nella Chiesa e in tutte le realtà che ogni giorno si impegnano al fianco degli ultimi. Il suo esempio continua a vivere nel ricordo di chi ha visto, nei suoi gesti e nelle sue parole, un modo concreto di servire con umiltà, coraggio e prossimità.

“Ci ha affidato una grande responsabilità: continuare a servire gli ultimi come lui ci ha insegnato – aveva ricordato Vincenzo Lucchetti, presidente della Fondazione Solidarietà Caritas ETS –. Quel gesto del pranzo alla mensa della Santissima Annunziata nel 2015 non fu solo simbolico, ma l’espressione autentica di una Chiesa che si inginocchia davanti alla fragilità. Dopo quel giorno, nessuno di noi fu più lo stesso.”

Papa Francesco ha testimoniato con forza che la carità non è un’attività accessoria, ma il cuore stesso del Vangelo. Un’eredità viva, che orienta ancora oggi l’azione della Fondazione nelle mense, nei centri di accoglienza, nei servizi dedicati alle persone più fragili.

Ma il cammino continua.

 

 

Con l’elezione di Papa Leone XIV, la Chiesa apre una nuova stagione. “Siamo certi che, con la sua autorevolezza, saprà guidare i fedeli e non solo, con una visione di giustizia, equilibrio e ascolto – ha dichiarato Lucchetti –. Accoglierà tutti, come fa sempre la Chiesa, e continuerà a camminare accanto a chi ha più bisogno, dando voce a chi non ce l’ha.”

Memoria e futuro, radici e slancio. È in questo equilibrio che si rinnova, giorno dopo giorno, l’impegno della Fondazione Solidarietà Caritas Firenze.

Un impegno che si riflette anche nelle parole di Marzio Mori, direttore della Caritas di Firenze:

“La Caritas di Firenze conserva ancora negli occhi e nel cuore l’incontro dell’8 gennaio scorso, vissuto insieme al nostro Arcivescovo alla presenza di Papa Francesco, che già allora mostrava segni di fragilità. È stato un momento profondamente toccante e indimenticabile per ciascuno di noi.
Abbiamo accolto con grande dolore la notizia della sua morte: gli volevamo bene come a un padre, come a un babbo.
Abbiamo accolto con gioia la nomina di Papa Leone. Come Chiesa locale, ci mettiamo con fiducia e disponibilità al suo servizio. Siamo pronti a proseguire il nostro cammino accanto a chi è nel bisogno, testimoniando con impegno il volto di una Chiesa vicina, che sa ascoltare e che sa amare chi soffre.”