“Come si evince dalla presente relazione, la nostra è una realtà molto complessa e, nel perseguire la propria missione, si tro­va spesso anche in una posizione molto delicata, che richiede un surplus di impegno concreto ma anche la perseveranza nel trasmettere la ferma convinzione che i diritti umani sono inderogabili, così come lo sono i doveri di solidarietà. […] L’identità e la missione della Fondazione esigono da tutti coloro che collaborano con la stessa – dipendenti, volontari e soste­nitori esterni – che l’obiettivo rimanga sempre lo stesso: il sostegno e la promozione della dignità di ogni persona che si trovi in condizioni di bisogno, dai richiedenti asilo e rifugiati, alle persone gravemente emarginate, ai minori e i nuclei familiari in difficoltà, ai detenuti, alle persone con problemi di salute fisica o psichiatrica, … A nessuno deve essere negata l’opportunità di intraprendere un percorso verso l’autonomia lavorativa, abitativa ed econo­mica.“ – Vincenzo Lucchetti, Presidente

Quest’anno le attività di chiusura del bilancio e di riflessione sull’impegno, le positività e le criticità del 2019, hanno coinciso con l’esplosione della pandemia da Covid-19 e il successivo lockdown. Questa situazione di emergenza ha consolidato in noi il senso di responsabilità verso le tante persone fragili e senza voce che fanno quotidianamente parte della nostra grande “famiglia” e, allo stesso tempo, ha rafforzato in noi la consapevolezza di vivere un presente e di incamminarci verso un futuro che richiederà a tutti – stakeholder interni ed esterni compresi – un maggior impegno a livello umano ed economico.

“Sono convinto che la colla­borazione con le tante realtà della Diocesi, in primis la Caritas Diocesana, e del territorio si rafforzerà sempre di più nell’im­pegno comune di diffondere una cultura che mette al primo posto i diritti universali, inviolabili, inalienabili dell’uomo, favo­rendo così l’accoglienza, l’integrazione e la convivenza pacifica. Sappiamo di poter contare sulla vostra collaborazione: grazie di cuore!” – V.L.