Una giornata a Casa San Michele

Il racconto della responsabile Giulia Sieni

07.00
Suonano le sveglie e ci si comincia a preparare. Si fa colazione e ci si prepara per andare a scuola o a lavoro.

07.45/8.00
Le mamme accompagnano i figli a scuola e poi vanno a lavoro.

Per le donne più fragili, non impiegate, la mattinata trascorre tra riordino delle stanze piccole attività ma soprattutto dialogo con gli operatori: spesso hanno infatti molto bisogno di parlare e confrontarsi. A volte si esce per una passeggiata o un caffè al bar.

12.00
Si pranza! Per le nostre ospiti i pasti sono molto importanti, servono a dare una normalità alle giornate e a ritrovarsi in momenti condivisi.

Nel pomeriggio si fanno alcuni laboratori con operatrici e volontarie, come ad esempio quello di creatività, che ha permesso di realizzare tutti gli addobbi di Natale. I bambini fanno i compiti e anche per loro sono pensati dei laboratori, uno dei preferiti è quello di lettura e teatro!

19.00
Si cena insieme, si parla della giornata che è appena finita, dopo si guarda un po’ di televisione e si fanno un po’ di chiacchiere.
Un’altra giornata è andata. Un passo alla volta si cerca di ricominciare a guadagnare l’autonomia che si è persa a causa delle difficoltà della vita. Come Indu, che vediamo in foto insieme a Giulia, che ha da poco intrapreso con il figlio un percorso in autonomia abitativa, fuori da Casa San Michele. Sono questi i momenti in cui ci sentiamo più felici del nostro lavoro.