Una giornata a Casa Stenone

Una giornata per conoscere il Progetto Casa Stenone dalla nascita fino ad oggi con tutte le evoluzioni che nel corso degli anni sono state attuate.

È quella che si è svolta Martedì 7 novembre 2023 a cui hanno partecipato per la Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze la Direttrice Ginevra Chieffi, la responsabile di Casa Stenone, Miriam Capizzi, il Direttore Caritas Roma, diacono Giustino Trincia, il Responsabile Area Sanitaria Caritas Roma, Salvatore Geraci, la Direttrice della Cooperativa Roma Solidarietà, ente gestore esclusivo dei servizi Caritas, dr.ssa Paola Aversa, il responsabile della Case per Aids che sono in via di trasformazione come strutture per le fragilità sanitarie e sociali, dr. Salvatore Grammatico, la responsabile dell’Area Ascolto e Accoglienza, dr.ssa Roberta Molina, il responsabile del Centro d’ascolto italiani, dr. Simone Cocciante, il responsabile dei servizi domiciliari, dr. Luca Murdocca, e la stretta collaboratrice di Casa Stenone, direttore sanitario del Poliambulatorio, dr.ssa Giulia Civitelli.

Il racconto è iniziato partendo dal riferimento alla Costituzione italiana Art. 32 che sancisce il “Diritto alla cura” per tutti i cittadini ovvero tutti coloro che soggiornano anche in forma irregolare sul territorio italiano.

È stata poi illustrata la nascita di Casa Stenone con la delibera n° 1010 del 1.12.2008 in cui si invitavano tutte le aziende sanitarie a produrre progetti specifici per garantire continuità assistenziale ospedale-territorio fino alla stipula con la allora Solidarietà Caritas Onlus, delibera n° 36 del 2 agosto 2011, una convenzione per attivazione del Progetto Casa Stenone. Il 23 giugno del 2022 la struttura viene accreditata con la seguente inquadratura “Struttura residenziale a carattere comunitario per persone a rischio psico- sociale e/o in disagio”.

C’è stato poi un focus su quali sono i requisiti d’accesso, ossia essere persone non iscritte al SSN sia straniere che italiane e di come vengono effettuati i colloqui conoscitivi, ed è stata spiegata la struttura delle due Equipe presenti, quella interna di Casa Stenone e quella esterna, ma al tempo stesso integrata con l’equipe interna, che nei loro incontri valutano i percorsi degli ospiti presenti, validano richieste specifiche in merito a spese da sostenere a carico del progetto e valutano le proroghe che devono essere effettuate tenendo conti sia della situazione sanitaria che di quella sociale.

Per quanto riguarda la parte sociale è stata approfondita la modalità di presa in carico che viene effettuata dalla segnalazione della persona per cui si richiede l’intervento: nel corso degli anni la priorità è stata quella di creare dei legami forti con i territori di provenienza grazie alla mediazione di soggetti specifici al fine di favorire una presa in carico tempestiva.

Tutto questo sta garantendo alla struttura, che ha visto una riduzione di posti letto (da 12 a 9), di avere un turn over quasi continuo delle persone, di abbassare i giorni di permanenza di struttura e di creare delle reti che siano in grado di resistere alla fuoriuscita delle persone sul territorio.