Contare insieme fino a 40
La giornata del CAS di Sesto Fiorentino al Campeggio di Vada
Anche quest’anno, come da ormai quattro stagioni, il 21 maggio è stato un giorno speciale per il CAS di Sesto Fiorentino in via del Risorgimento. Una giornata di lavoro intenso, sì, ma soprattutto di comunità, crescita e collaborazione. Alle prime luci dell’alba, sette ospiti del centro – accompagnati da due operatori – sono partiti in furgone alla volta del Campeggio San Frediano, per occuparsi dell’apertura della struttura in vista dell’estate.
Un rito che si rinnova
Quella al campeggio non è una semplice attività. È diventata una vera e propria tradizione per il nostro CAS: ogni anno lo stesso gruppo, o in parte rinnovato, si prende cura dell’apertura (e poi della chiusura) del campo. I lavori iniziano con la sistemazione degli oggetti custoditi durante l’inverno, la manutenzione del verde intorno alle casette, e soprattutto il montaggio del grande tendone centrale, vero cuore pulsante della vita estiva del campeggio.
Per sollevare il tendone servono docici mani sincronizzate su sei manopole. Un gesto semplice solo in apparenza, che richiede coordinazione, concentrazione e – non da ultimo – la capacità di contare insieme fino a 40. Un’impresa non da poco, se pensiamo che alcuni dei partecipanti ancora non parlano fluentemente l’italiano. Eppure, il risultato è sempre lo stesso: un piccolo miracolo di collaborazione.

Storie che sorprendono
Quest’anno, tra i ragazzi, c’era anche un giovane proveniente dal Senegal, arrivato in Italia da minorenne. Un ragazzo spesso agitato, inizialmente poco coinvolto nelle attività del centro e guardato con un po’ di diffidenza. Eppure, durante questa giornata, ha dato il meglio di sé: volontà, impegno, sorrisi. Tanto che il giorno dopo ha chiesto alla sua responsabile di poter continuare ad aiutare nei lavori di manutenzione.
È in momenti come questi che si vede la forza trasformativa dell’accoglienza: nelle mani che si sporcano, nei gesti condivisi, nella possibilità – reale – di riscattarsi e crescere.
Tutti insieme, dal lavoro alla festa
La giornata è cominciata con una colazione collettiva nel centro, la scelta del vestiario adatto e la musica alta durante il viaggio di andata. Dopo i lavori della mattina, il pranzo è stato semplice e conviviale: panini preparati al momento, seduti insieme, come una vera squadra. La ripresa dopo pranzo è stata faticosa – com’è giusto che sia dopo tante ore di lavoro – ma tutti hanno tenuto duro.
E poi, come ogni anno, il premio: un tuffo collettivo nel mare di Vada. Quest’anno però il mare era ancora molto freddo e nessuno si è sentito di fare il bagno, sotto lo sguardo divertito della cuoca del campeggio, che ha promesso: “Quest’estate vi insegno io a nuotare!”. E sulla via del ritorno, il furgone che la mattina era pieno di musica e risate è diventato silenzioso: tutti addormentati, stanchi ma felici.