Will, Ri-peat, Motori e Mida: progetti dedicati
ai minori

Quali sono le iniziative realizzate e quali sono i risultati ottenuti

Tra le persone che hanno più sofferto le conseguenze della pandemia e dell’isolamento sociale, sono senza dubbio i bambini e gli adolescenti, soprattutto coloro che provengono da contesti di profondo disagio. In questi ultimi anni, molte sono state le riflessioni e, di conseguenza, gli interventi legati alla povertà educativa, all’abbandono scolastico e all’implementazione di azioni volte a recuperare e incentivare la socialità perduta durante questi mesi. I disagi che ne sono derivati sono: l’incremento dell’ansia, la difficoltà di creare e stabilire nuovi legami e di ricreare per i bambini, occasioni di gioco e di condivisione degli spazi.

In questo contesto, sono stati previsti e attivati diversi progetti, oltre che il contributo dell’8xmille della Chiesa Cattolica. Ri-peat Motori e Mida, iniziative realizzate in collaborazione con la Fondazione CR Firenze e la Fondazione il Cuore si Scioglie, attraverso le quali i bambini e i ragazzi hanno potuto partecipare a laboratori di arteterapia, musicoterapia e di creazione ed elaborazione di fumetti, oltre che essere sostenuti nel percorso scolastico attraverso le attività di doposcuola durante non solo il periodo invernale ma anche quello estivo. Le attività hanno permesso di analizzare i nuovi bisogni dei ragazzi emersi e causati dall’isolamento sociale. Attraverso i laboratori è stato possibile per gli operatori intervenire sostenendo i minori in un percorso finalizzato da una parte a verbalizzare, esprimere la propria emotività compromessa e condizionata dal periodo di isolamento e dalle restrizioni e, dall’altra, ricreare nuovi spazi di socializzazioni attraverso la musica, l’arte, il disegno e così via. I risultati ottenuti sono stati positivi e, sebbene la strada sia ancora lunga, le attività e gli strumenti adottatati sono risultati congeniali agli obiettivi previsti. 

Accanto a questi progetti è tuttora attivo “Will”, iniziativa che coinvolge quattro città italiane (Firenze, Torino, Cagliari e Teramo), ideato dall’impresa sociale “Con I Bambini” e cofinanziato dalla Fondazione CR Firenze, Fondazione di Sardegna e la Fondazione TerCas e che ha una durata quadriennale. L’obiettivo è quello di offrire gli strumenti adatti alle famiglie per poter gestire le proprie risorse economiche seguendo un’ottica di investimento in favore dei propri figli. Alle famiglie è data l’opportunità di poter accumulare fino a 1.000 euro ogni anno grazie a piccoli risparmi settimanali (da 1 a 6 euro), da dedicare a spese che rientrano nell’ambito dell’educazione del proprio figlio (un corso di inglese, l’abbonamento ad una rivista o ad un corso di musica). Per ognuno di questi acquisti, il progetto “Will” quadruplica il risparmio ottenuto. Spese e risparmi gestiti e di cui si conserva traccia attraverso l’uso di un’apposita applicazione.

I primi segnali a 20 mesi dall’inizio del progetto, che sono ancora allo studio ai fini della loro definitiva elaborazione, mostrano che l’andamento del progetto quadriennale rilevi una buona capacità delle famiglie di gestire i risparmi. Nello specifico, sembra che le famiglie siano indotte a risparmiare di più, senza tuttavia incorrere in condizioni di privazione. Allo stesso modo, i ragazzi e le ragazze coinvolte sono dotati di una migliore strumentazione informatica utile alla didattica a distanza, ancora necessaria. Il trend, se confermato dai prossimi dati, mostra risultati positivi e incoraggianti per le persone coinvolte.

“Le sfide sono ancora molte. I ragazzi e i bambini necessitano di attività sempre più frequenti, quindi laboratori con una cadenza bisettimanale per incentivare la costanza e la frequenza e ridurne l’abbandono secondo la responsabile dell’area minori – Chiara Iafrancesco. Attività legate all’orientamento scolastico, al lavoro, allo sport e all’alfabetizzazione italiana. Insieme alle attività creative come la fotografia, cineforum e attività manuali come laboratori di creta o argilla. Fondamentale è poi la presa in carico del bisogno delle famiglie. Il sostegno ai genitori, alle giovani coppie è un elemento imprescindibile. L’assenza del giudizio ma anzi il pieno sostegno ai nuclei familiari è e rimane l’aspetto cruciale ai fine di un percorso di crescita positivo e sano del minore.”