Housing Net Firenze:
il progetto Casa di Fondazione 

Le parole di Stefania, che ha affittato il suo appartamento

Il progetto di Housing sociale è nato per aiutare chi è uscito da situazioni di difficoltà. È finanziato con fondi 8xmille della Conferenza Episcopale Italiana, e coinvolge oltre alla Fondazione anche la Caritas Italiana e la Caritas Diocesana di Firenze.

Tutti gli affittuari sono persone che già al momento della stipula del contratto di affitto avevano contratti di lavoro con cui pagare le spese relative alla casa, ma che malgrado ciò non riuscivano a trovare alloggi sul libero mercato. La Fondazione Caritas supporta sia gli inquilini sia i locatari in tutte le fasi della locazione, accompagnandoli durante il percorso.

“Fin dalle prime fasi di costruzione dei percorsi –spiega Vincenzo Lucchetti, Presidente di Fondazione Solidarietà Caritas – è stato offerto sostegno e supporto sia agli inquilini che ai proprietari, anche al fine di favorire la costruzione di relazioni fra inquilini, proprietari e vicinato. Tramite il progetto Housing Net è stato possibile anche rilevare il grande bisogno che ruota intorno al tema dell’abitare: nell’anno 2023 hanno preso parte al progetto non solo persone provenienti dai circuiti delle accoglienze o da altri servizi della Fondazione, ma anche privati cittadini residenti sul territorio da molti anni che, a causa dei cambiamenti economici e del mercato immobiliare fiorentino si sono ritrovati in situazioni di estrema difficoltà”.

“Questo progetto – conclude il direttore della Caritas diocesana Riccardo Bonechi – crea un circolo virtuoso per risolvere l’emergenza casa. L’auspicio è che le buone esperienze di queste sperimentazioni non restino solo tali ma che possano continuare a ripetersi, riprodursi e diffondersi al fine di arrivare a rappresentare, in un futuro, la prassi”.

Attualmente grazie al progetto a Firenze sono stati trovati 5 appartamenti, che hanno permesso di dare una casa a 19 persone. Le storie di coloro che ora chiamano questi appartamenti “casa” sono toccanti e variegate. Ci sono famiglie provenienti da El Salvador, Senegal, Burkina Faso e Costa d’Avorio, così Mali, Albania e Pakistan. Persone e famiglie che hanno trovato un nuovo inizio.

Stefania Masi è una cittadina fiorentina che ha risposto all’appello lanciato dalla Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze per invitare i cittadini ad affittare le case vuote a chi ne ha bisogno. Ha aperto le porte della sua casa a chi ne aveva bisogno e che ha condiviso la sua esperienza:

L’adesione al percorso della Fondazione Caritas di Firenze è venuto in modo spontaneo: vicino a casa mia c’è un centro diocesano in cui ho sempre visto grandi file di persone. Quando casa mia si è liberata ho pensato che potesse essere una buona idea metterla a disposizione.
Il progetto sta andando avanti in modo molto positivo. Sono sempre più contenta di aver allargato il mio modo di vedere e pensare in un modo che conoscevo meno, mi dà molta soddisfazione il fatto di poterne far parte. Le persone che vivono nella mia casa hanno preso più fiducia e sicurezza: in me, in sé stessi e verso il mondo. Anche vicini di casa sono molto contenti, questa è una cosa molto positiva.
Quello che facciamo è solo una goccia nel mare, ma se non lo facciamo l’oceano avrebbe una goccia in meno. Questa frase di Madre Teresa di Calcutta ce l’ho sempre in mente, anche rispetto al fatto di aver preso parte a questo progetto.”

Le parole di Stefania risuonano come un invito a tutti i proprietari di case: fidatevi, aprite le vostre porte. La Fondazione Caritas offre tutto il supporto necessario, non sarete soli in questo percorso e anzi la vostra rete si espanderà.
In questo modo infatti, la Fondazione Caritas di Firenze sta costruendo non solo nuove possibilità di abitare, ma anche nuove speranze e comunità più forti e inclusive.